Risk Management: la gestione del rischio come fattore di performance

Consapevolezza e gestione del rischio come processo integrato: le sfide del mercato si vincono con un approccio metodico e condiviso che parte dal Top Management

Il tempo dedicato alla gestione del rischio viene spesso considerato un’attività non a valore. Siccome non è direttamente correlato al raggiungimento degli obiettivi aziendali, viene ritenuto una mera attività di compliance che risponde a esigenze normative. In realtà, dati alla mano, contare su un processo di Risk Management efficace risulta essere un importante fattore di crescita nel medio termine.

A conferma di ciò, vengono in supporto i dati dell’VIII Edizione Osservatorio Cineas – Mediobanca sulla diffusione del Risk Management nelle medie imprese italiane: circa il 40% delle imprese intervistate ha definito fondamentale avere un sistema di integrazione di mitigazione dei rischi. Ma in che occasioni la gestione dei rischi diventa un fattore di performance?

 

Risk Management efficiente ed efficace: best practices

 

Per mettere in campo un processo di gestione del rischio a prova di crescita lungimirante, è necessario prendere in considerazione tre direttrici:

 

1. Impegno del Top Management

La norma ISO 31000 – Risk Management è molto chiara: l’introduzione della gestione del rischio e la garanzia della sua efficacia richiedono l’intervento diretto del Top Management. Questo, oltre a monitorare la corretta esecuzione delle attività, si deve attivare fin dal principio per stabilire obiettivi di sviluppo, policy e responsabilità di ciascuno nell’ecosistema di rischio individuato. I vertici aziendali, inoltre, mettono a disposizione le risorse necessarie per tradurre le strategie nell’operatività quotidiana, esplicitando gli indicatori di performance e condividendo con tutto il team il perché delle scelte fatte e i vantaggi correlati.

 

2. Conoscenza precisa e dinamica del contesto aziendale interno

Per identificare i rischi a cui ogni giorno l’azienda è soggetta, è necessario conoscere in profondità le dinamiche che si sviluppano tra i suoi asset principali: Prodotti, Processi e Persone. Avere consapevolezza della natura di questi fattori permette di identificare per tempo i rischi correlati e prevenirli secondo un piano ciclico di mappatura, correzione e monitoraggio progressivi. Maggiore sarà la dinamicità nella costruzione della matrice dei rischi, più preciso e aggiornato sarà il processo di Risk Management.

 

3. Gestione del rischio come processo integrato

Il Risk Management diventa a tutti gli effetti un fattore di performance quando viene integrato nella grande macchina aziendale. In questo contesto, a ogni processo viene associato uno specifico Risk Assessment, la cui titolarità viene affidata al responsabile di team che, meglio di tutti, conosce le dinamiche interne e può agire verticalmente per prevenire e correggere eventuali attività scorrette. In ogni caso, la massima efficienza ed efficacia del Risk Management è raggiunta nel momento in cui i tecnici del processo e il Top Management lavorano in sinergia.

Oggi più che mai la gestione del rischio è un fattore strategico essenziale per affrontare con sicurezza e disinvoltura le oscillazioni, sempre più imprevedibili, di un mercato in continuo mutamento. Ecco perché costruire un sistema coordinato tra Top Management e responsabili di reparto, che coinvolge a cascata tutta la popolazione aziendale, è l’asso nella manica delle aziende di successo.

Marco Cipriani, Lean Consultant

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