KPI aziendali: alleati nella valutazione delle prestazioni di reparto

Acquisti, Marketing, Commerciale, Amministrazione, HR: KPI specifici per ogni ufficio per far crescere il business e la marginalità

Conoscere in modo approfondito e dettagliato l’andamento dell’organizzazione permette di prendere decisioni consapevoli e oculate, perché supportate da dati puntuali e aggiornati. Il Decision Making data-driven è ormai diventato l’asset strategico imprescindibile per imprenditori e manager orientati alla crescita ed è realizzabile solo se ciascun reparto lavora secondo KPI aziendali definiti e chiari.

I KPI (Key Performance Indicator) sono gli indicatori chiave di prestazione attraverso cui valutare il rendimento del singolo e del team in merito al raggiungimento di un certo obiettivo: ma nel mare magnum di informazioni e percentuali con cui lavora il controllo di gestione, quali dati selezionare? Come aggregarli e interpretarli in modo ponderato per valutare il reale andamento di ciascun reparto?

 

KPI dalla prospettiva di ogni divisione aziendale

 

Ragionando per reparti aziendali, ecco alcuni tra i più importanti KPI per valutare l’efficienza del lavoro:

1. KPI Commerciale

  • Tempo di attraversamento: quanto tempo passa tra la ricezione di un nuovo lead e la presa di contatto del commerciale?
  • Durata del ciclo di conversione: quanto tempo impiega il commerciale a chiudere un contratto?
  • Numero acquisizioni per commerciale: qual è il rapporto tra numero di preventivi inviati e contratti firmati?

2. KPI Marketing

  • Costo di acquisizione dei Lead: quanto si spende, in ogni canale utilizzato, per generare un nuovo Lead? Quale canale funziona meglio degli altri?
  • Email Marketing: oltre alle conversioni, l’Open Rate (percentuale di email aperte dai destinatari), l’Unsubscription Rate (numero di disiscritti), il Bounce Rate (mail non recapitate)
  • Social Media: anche qui i KPI da prendere in considerazione sono molteplici, tra cui il numero di condivisioni di un post, i commenti, le conversioni o le recensioni ricevute.

3. KPI Acquisti

  • Tempistiche: tempo medio per ottenere un’offerta / conferma d’ordine, per rispondere a un reclamo o inviare una fattura.
  • Qualità delle forniture: percentuale di forniture ricevute non conformi, numero di reclami o prodotti resi.

4. KPI Risorse Umane

  • Quality of Hire: tasso di candidature in linea con il profilo ricercato, tempo medio intercorso tra la pubblicazione dell’annuncio e la sottoscrizione del contratto, numero di proposte rifiutate.
  • Employee Retention: tempo di permanenza di un assunto nello stesso ruolo che può essere sensibilmente aumentato con una strategia strutturata di Employer Branding.
  • Percorsi di crescita: in questo momento in cui tanti lavorano da casa è importante assegnare progetti chiari, obiettivi da raggiungere e indicatori di risultato per aumentare l’efficacia delle azioni individuali e di gruppo.

5. KPI Amministrazione

  • Pagamenti: numero pagamenti errati e/o in ritardo sul totale dei ricevuti/effettuati, pagamenti effettuati secondo le disposizioni contrattuali, tasso di errore riportato da auditor esterno
  • Budget aziendale: andamento del fatturato, valorizzazione degli scarti, aderenza al budget, deviazioni dalle previsioni di cash flow, incidenza del costo del lavoro.

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