Sviluppare le risorse umane del domani tra Leadership e piani di crescita

Da Manager a Leader affinando le Soft Skills in un contesto organizzativo che supporta la crescita dei singoli: ecco come le aziende di successo rispondono al cambiamento

Investire sullo sviluppo strategico delle risorse umane significa gettare le basi per la crescita organica e lineare del business nel tempo. Valorizzando i singoli per i loro talenti, attitudini e ambizioni ci si garantisce infatti collaboratori affiatati e partecipi che svolgono con più efficacia e produttività le loro mansioni.

Per riconoscere tra i dipendenti chi è più portato a ricoprire ruoli chiave, si ricorre sempre più spesso a strumenti tipici dell’HR Management, quali: Skill Matrix per mappare e analizzare le competenze ed eventuali gap da colmare, MBO per valutare le prestazioni, piani di successione per programmare lo sviluppo delle risorse. Ma per promuovere la Leadership dei Manager, quali sono i punti cardine da tenere sempre in considerazione?

 

Da Manager a Leader di persone

 

Il focus dell’intervento combinato di HR Manager e Direzione sta nel passare da un concetto di Manager altamente specializzato nelle competenze tecniche ed operative, ad una visione del Leader come coach-allenatore che fa crescere le persone del suo team.

Questo tipo di Manager è consapevole del ruolo centrale che ricopre all’interno dell’azienda e si sente responsabile del “patrimonio” affidatogli, ovvero team e risultati. Il Manager dalla Leadership empatica interviene così attivamente in tutte le fasi della gestione dei suoi collaboratori, dalla ricerca e selezione, alla formazione, allo sviluppo di carriera, alla gestione di valutazione e monitoraggio dei risultati secondo dati numerici e obiettivi misurabili.

Potendo contare su primi riporti di questo calibro, la Direzione si svincola dal controllo minuzioso delle attività operative e assume il ruolo strategico che le spetta, orientando risorse ed energie verso attività a più alto valore aggiunto.

 

Soft Skills come bussola del Leader

 

Per far sì che i Manager assumano consapevolezza del loro ruolo di Leader, è indispensabile impostare percorsi di sviluppo e rafforzamento delle competenze soft, quali:

  • Capacità di motivare ogni componente a dare il massimo, intervenendo in caso di difficoltà;
  • Comunicazione assertiva e intelligenza emotiva;
  • Responsabilizzazione dei collaboratori attraverso sistemi di delega e feedback;
  • Gestione dei conflitti;
  • Riconoscimento dei meriti.

Una volta mappate le competenze già presenti e analizzati i gap rispetto ai piani di sviluppo futuri è possibile identificare con facilità situazioni di sbilanciamento nei carichi di lavoro e nelle responsabilità, rifocalizzando così ruoli e mansioni. Seguendo questo modello, si definiscono piani di carriera e sviluppo centrati sulla Persona, che allo stesso tempo rispondono alle esigenze aziendali e incontrano gli interessi e il potenziale dei talenti in crescita.

Infine, per tenere monitorati gli sviluppi e capire se si sta seguendo la rotta prefissata, è indispensabile lavorare dati alla mano assieme alla Direzione e alle funzioni coinvolte. Bilancio di competenze, schede di valutazione scadenzate, indici di rendimento, KPI e sistemi di reportistica sono gli strumenti che agevolano e facilitano un monitoraggio continuo su performance e risultati. Solo così si potrà creare un’organizzazione equilibrata, in cui il peso della responsabilità gestionale è equamente ripartito tra Direzione e primi riporti.

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