RENTRI: la nuova tracciabilità dei rifiuti in Italia
Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti sostituisce i tradizionali registri cartacei, consentendo un monitoraggio continuo dei flussi

Nel panorama delle normative ambientali italiane, il 2025 segna un passaggio cruciale per tutte le imprese coinvolte nella gestione dei rifiuti. L’entrata in vigore del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) rappresenta una svolta fondamentale nella gestione digitale dei rifiuti, assicurando maggiore trasparenza, sicurezza e controllo.
Questo sistema, previsto dall’articolo 188-bis del Decreto Legislativo 152/2006, è gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il supporto tecnico-operativo dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Cos’è il RENTRI e perché è importante?
Il RENTRI è un sistema digitale che introduce un nuovo modello per la gestione degli adempimenti relativi alla tracciabilità dei rifiuti. Sostituisce i tradizionali registri cartacei con una piattaforma centralizzata e digitale, consentendo un monitoraggio continuo dei flussi di rifiuti, sia pericolosi che non pericolosi. Questo approccio consente di acquisire dati ambientali in tempo reale, utili sia per le attività di vigilanza e controllo, sia per supportare le politiche ambientali del Ministero.
Questa innovazione rappresenta un punto d’incontro tra transizione ecologica e transizione digitale, portando benefici tangibili per le istituzioni, le autorità di controllo e le imprese coinvolte nella gestione dei rifiuti.
I vantaggi del RENTRI per aziende e istituzioni
L’adozione del RENTRI rappresenta un’opportunità strategica per le aziende e le istituzioni coinvolte nella gestione dei rifiuti, offrendo una serie di vantaggi significativi.
Innanzitutto, il sistema digitale garantisce una maggiore trasparenza, permettendo di tracciare ogni movimento dei rifiuti e assicurando un flusso continuo di informazioni aggiornate. Inoltre, la gestione digitale semplifica le operazioni amministrative, riducendo notevolmente gli errori nella registrazione e nella trasmissione dei dati. Non sarà inoltre più necessario recarsi in Camera di commercio per la vidimazione dei registri di carico e scarico o per i formulari di identificazione. Questo approccio supporta anche le autorità di controllo, consentendo loro di eseguire verifiche più rapide ed efficaci, contribuendo a prevenire attività illecite legate alla gestione dei rifiuti. Infine, la digitalizzazione della tracciabilità agevola il rispetto degli obiettivi europei di recupero e riciclo, facilitando la rendicontazione dei progressi raggiunti e promuovendo una gestione più sostenibile dei rifiuti.
Chi deve iscriversi al RENTRI?
Il Decreto prevede che diverse categorie di imprese siano obbligate a iscriversi al RENTRI. Tra i soggetti obbligati troviamo:
- Produttori di rifiuti pericolosi: aziende che generano rifiuti pericolosi durante le loro attività (es. ospedali, laboratori chimici, industrie manifatturiere).
- Imprese che effettuano la raccolta e il trasporto di rifiuti pericolosi: inclusi i trasportatori per conto terzi e le aziende che gestiscono direttamente lo smaltimento.
- Intermediari e commercianti di rifiuti: soggetti che operano come intermediari o commercianti di rifiuti pericolosi e non.
- Impianti di trattamento dei rifiuti: aziende che si occupano del trattamento, riciclo e recupero dei rifiuti.
- Consorzi di recupero: organizzazioni che gestiscono il recupero di particolari tipologie di rifiuti, come plastica, metalli e altri materiali specifici.
Principali obblighi per le aziende iscritte al RENTRI
Essere iscritti al RENTRI comporta una serie di obblighi e adempimenti specifici, tra cui:
- Iscrizione al registro: entro le scadenze indicate per la propria categoria di appartenenza.
- Tracciamento digitale dei rifiuti: registrazione elettronica di ogni movimento dei rifiuti, garantendo una gestione trasparente e conforme.
- Tempistiche di comunicazione: rispetto dei termini per la trasmissione dei dati relativi alla raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti.
- Archiviazione dei dati: conservazione digitale delle informazioni relative alla produzione, trasporto e trattamento dei rifiuti.
Scadenze per adeguarsi al RENTRI
Il Decreto RENTRI prevede un calendario progressivo di scadenze per l’adeguamento da parte delle imprese obbligate. Le principali date da tenere a mente sono:
15 dicembre 2024 – 13 febbraio 2025
- Impianti di trattamento rifiuti
- Trasportatori di rifiuti
- Commercianti e intermediari di rifiuti
- Consorzi di recupero
- Imprese con più di 50 dipendenti che producono rifiuti pericolosi o non pericolosi da attività industriali e artigianali
15 giugno 2025 – 14 agosto 2025
- Imprese con 11-50 dipendenti che producono rifiuti pericolosi o non pericolosi
15 dicembre 2025 – 13 febbraio 2026
- Imprese con meno di 10 dipendenti che producono rifiuti pericolosi
- Produttori di rifiuti pericolosi diversi da imprese o enti
Cosa cambia con il RENTRI
Registri di carico e scarico dei rifiuti:
Dal 13 febbraio 2025 entrano in vigore i nuovi modelli di registro di carico e scarico dei rifiuti. Dalla data di iscrizione al RENTRI la vidimazione e la tenuta dei nuovi modelli di registro di carico e scarico saranno effettuate in modalità digitale. Sino all’iscrizione al RENTRI il registro di carico e scarico verrà tenuto in formato cartaceo con i nuovi modelli vidimati dalla Camera di commercio.
Formulari di identificazione dei rifiuti (FIR):
Dal 13 febbraio 2025 entrano in vigore i nuovi modelli dei formulari di identificazione dei rifiuti (FIR). La loro vidimazione, possibile già dal 23 gennaio 2025, sarà effettuata unicamente in modalità digitale.
Dal 13 febbraio 2026 gli iscritti al RENTRI produrranno il FIR in formato digitale.
Come adeguarsi al RENTRI?
Per agevolare l’adeguamento al RENTRI, molte aziende stanno investendo in software di gestione dei rifiuti che permettono di gestire digitalmente tutti gli adempimenti richiesti.
Si tratta di strumenti che offrono funzionalità avanzate per:
- Tracciare digitalmente i rifiuti
- Ottimizzare le comunicazioni con le autorità di controllo
- Gestire i registri di carico e scarico in modo semplice e veloce
Affidarsi a soluzioni digitali non solo semplifica il processo di adeguamento, ma riduce anche i rischi di errori e ritardi nella trasmissione dei dati.
L’introduzione del RENTRI segna un importante passo avanti verso la transizione ecologica e digitale in Italia. Per le imprese, adeguarsi al nuovo sistema non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per contribuire attivamente alla sostenibilità ambientale e migliorare la propria gestione dei rifiuti.