Previsione del flusso finanziario e della liquidità d’impresa

Un cash flow positivo è il primo, inequivocabile, segnale di una sana gestione aziendale. Al contempo, godere di una liquidità costante permette di orientare con maggior strategia le decisioni aziendali.

Avere un flusso di cassa (o cash flow) positivo rappresenta la verità di una sana gestione aziendale. Riuscire a pianificare con metodo il flusso finanziario è la vera sfida di ogni manager e imprenditore, anche se sempre più spesso le figure apicali stentano individuare un metodo efficiente per gestire e pianificare correttamente i propri flussi di cassa.

Anche la liquidità d’impresa è un indicatore rappresentativo (ma anche il più critico) alla base di ogni processo decisionale. Amministrare la liquidità permette infatti di gestire la solvibilità nel breve tempo e al contempo pianificare scrupolosamente gli investimenti futuri.

Ma che cos’è il cash flow e qual è il suo ruolo nella previsione della posizione finanziaria dell’impresa?

 

Previsione del cash flow con il budget finanziario

 

Quando si parla di cash flow si intende l’ammontare di liquidità generata (dalle vendite, dai servizi, etc.) o consumata (salari, materia prima, utenze, etc.) in un determinato periodo. Si misura su base mensile, trimestrale o annuale. Si tratta un indicatore importantissimo, vitale per qualsiasi azienda, in quanto un flusso costante di denaro non solo garantisce all’impresa la capacità di far fronte alle spese (stipendi e bollette, etc.), ma, allo stesso tempo, assicura risorse da investire nella crescita.

Lo strumento cardine per fare la previsione del cash flow è il budget finanziario, che può essere costruito in due modi: il metodo diretto e il metodo indiretto.

  1. Il metodo diretto viene usato soprattutto per le previsioni a breve termine e in genere le previsioni di flusso sono molto accurate.
  2. Il metodo indiretto permette di fare pianificazione finanziaria a lungo termine e si basa su bilanci provvisori derivanti da previsioni commerciali, per cui i flussi di cassa sono meno accurati e perciò potrebbero essere oggetto di aggiustamenti e revisioni nel corso del tempo.

 

Costruire il master budget partendo dalle fonti

 

La creazione del budget finanziario parte dalla costruzione dei singoli budget relativi alle funzioni aziendali: vendite, produzione, acquisti e altre divisioni (marketing, risorse umane, ecc.)

Il budget delle vendite prende in considerazione quali prodotti vendere, le quantità, il prezzo etc., da cui derivano costi e ricavi della funzione commerciale. A questo si aggancia il budget della produzione con i suoi costi e ricavi, il quale sta alla base del budget acquisti che determinerà risorse e tempi di approvvigionamento. Successivamente si predispone il budget delle funzioni “generali” (marketing, risorse umane, ecc.) sulla base della struttura aziendale. La definizione di tutti i budget porta alla costruzione del master budget dei ricavi e costi, che a sua volta permette di identificare il budget degli investimenti e infine il budget dei finanziamenti.

Prima di procedere alla costruzione del budget finanziario, che viene realizzato a valle del budget fonti/impieghi, è importante verificare se tutto è coerente. In questa fase risultano prioritari alcuni indicatori come il ROI, il ROE e l’EVA che permettono di capire se l’azienda crea o distrugge ricchezza.

 

Il flusso finanziario: bussola strategica di operatività

 

Il budget finanziario permette di:

  • Sapere se i progetti e gli obiettivi aziendali sono sostenibili;
  • Gestire la richiesta di finanziamenti con largo anticipo in modo da essere preparati con le richieste bancarie;
  • Programmare gli investimenti in modo corretto nel tempo.

La declinazione del budget finanziario annuale in prospetti mensili o trimestrali consente di:

  • Valutare l’utilizzo dei fidi concessi e perciò si corre il rischio di sconfinare e compromettere seriamente il proprio rating bancario;
  • Vigilare gli investimenti e il loro impatto sul capitale circolante o sulla struttura dei costi;
  • Analizzare eventuali stagionalità;
  • Per le organizzazioni che lavorano su commessa e hanno tempistiche molto ampie, il budget finanziario permette di controllare la gestione del circolante nel tempo;
  • Gestione di operazioni societarie.

L’ultimo step della costruzione del budget finanziario è l’analisi di sensitività, ossia fare ipotesi alternative sulle variabili che influenzano tale strumento (esempio: aumento degli insoluti, diminuzione del fatturato, aumento dei costi, investimenti non previsti etc.) e capire come si comporta la liquidità aziendale.

Nell’attuale contesto storico non si può più evitare l’interiorizzazione in azienda di questo strumento fondamentale, in quanto è fondamentale per prevenire problematiche di insolvenza e garantirsi un flusso di cassa positivo.

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