Il Collaborative Design come strategia per generare valore condiviso

Per essere parte attiva dei grandi cambiamenti e sempre più competitivi, è necessario integrare nel proprio modello di business questioni sociali ed ambientali

L’innovazione sociale è un processo culturale e creativo che trasforma la realtà e l’agire delle persone in significati innovativi, mettendo in evidenza nuove opportunità e possibilità. Si tratta di una dinamica puramente immateriale, spesso scaturita da iniziative informali. Affinché essa assuma un valore strategico per le imprese, l’innovazione sociale deve divenire uno sforzo sistematico, pianificato e codificato, attraverso il Collaborative Design.

Ma quali sono i passi fondamentali affinché un’impresa diventi parte attiva di questo processo?

 

L’impresa come protagonista sociale e creatrice di Valore condiviso

 

In un mondo in rapida trasformazione, le imprese figurano tra i principali protagonisti del cambiamento: esse sono chiamate a prevedere i mutamenti e trovare soluzioni creative per adattarvisi velocemente. Al giorno d’oggi, appare inoltre sempre più chiaro che la competitività di un’organizzazione è data anche dalla capacità di soddisfare i fabbisogni e le sensibilità di tutti gli Stakeholder aziendali quali lavoratori, fornitori, clienti ma anche il territorio e la comunità in cui l’impresa è insediata. È in quest’ambito che assume rilevanza il concetto di valore condiviso.

Il Shared Value, nato in ambito accademico ma ormai da quasi un decennio pilastro delle organizzazioni all’avanguardia, fa riferimento “all’insieme delle politiche e pratiche operative che rafforzano la competitività di un’azienda, migliorando nello stesso tempo le condizioni economiche e sociali della comunità in cui essa opera” (Porter, 2011).

 

A conferma dell’impegno sociale sempre più sentito tra le imprese, basti pensare che in quest’ultimo anno si sta registrando un vero e proprio boom di Società Benefit, che sono passate da essere 511 nel marzo del 2020 a oltre 900 nell’aprile del 2021. Il modello della Società Benefit è quello che meglio rappresenta il concetto di Shared Value, in quanto sancisce un radicale cambio di paradigma nel fare impresa: oltre agli obiettivi di profitto, lo Statuto d’impresa integra questioni ambientali e sociali, con lo scopo di avere un impatto positivo su comunità e territorio.

Ma qual è il percorso migliore e più efficace per rivedere il proprio modello di business nell’ottica del valore condiviso e dell’Open Innovation?

 

Il Collaborative Design e il valore condiviso

 

La creazione di valore condiviso presuppone il coinvolgimento degli Stakeholder dell’organizzazione e il Collaborative Design diviene fondamentale in questi processi. Questo approccio permette di co-progettare nuovi prodotti e servizi direttamente con gli utenti finali (Open Innovation), comprendere fabbisogni e co-progettare soluzioni con gli Stakeholder interni ed esterni, ripensare la catena del valore, nonché adottare nuove politiche di welfare e di sostenibilità territoriale.

Grazie a questo approccio, si aumentano le possibilità di sviluppare soluzioni adeguate e definire strategie di successo, in quanto le azioni sono concordate e condivise con la platea degli Stakeholder che dovranno operativamente mettere in atto le soluzioni, valorizzando al massimo risorse economiche, temporali e umane a disposizione.

In conclusione, le imprese che intraprendono un percorso di innovazione sociale e che sono decise ad affiancare agli obiettivi di profitto anche un ruolo di riferimento per la società e il territorio hanno la possibilità di intraprendere percorsi partecipativi al fine di integrare questioni sociali e ambientali nel proprio modello di business e ad oggi trovano a loro supporto la legislazione delle Società Benefit.

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