Partenariato Pubblico Privato: guida per la PA
Partenariato Pubblico Privato e Nuovo Codice degli Appalti: le novità e come prepararsi come Pubblica Amministrazione.
Nel panorama attuale, le Pubbliche Amministrazioni (PA) si trovano di fronte alla duplice sfida di ottimizzare le risorse pubbliche e di rispondere in modo efficace alle crescenti esigenze dei cittadini in termini di infrastrutture e servizi. In questo contesto, il Partenariato Pubblico Privato (PPP) emerge non solo come una soluzione, ma come uno strumento strategico per lo sviluppo, in grado di stimolare l’innovazione e migliorare le capacità delle diverse Amministrazioni pubbliche, sia a livello nazionale che regionale e locale.
Che cos’è il Partenariato Pubblico Privato
Il PPP è una forma di collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati per realizzare, finanziare e gestire opere o servizi di interesse pubblico. Questa collaborazione attiva e di lungo periodo con il settore privato non si riduce a una semplice esternalizzazione, ma rappresenta una condivisione di conoscenze, competenze, risorse, rischi e profitti.
La PA diventa “partner strategico” anziché mero “acquirente di lavori o servizi”: il PPP segna un vero cambio di paradigma, orientando l’azione pubblica verso la co-progettazione, la condivisione dei rischi e una gestione orientata ai risultati. Un nuovo approccio che valorizza competenze, innovazione e visione di lungo periodo.
Quali sono le forme di Partenariato Pubblico Privato?
Il PPP comprende una vasta gamma di modelli di cooperazione, con diverse metodologie attuative e di remunerazione, dove il contratto di concessione è il modello più utilizzato. Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici declina il PPP in due modalità principali: istituzionale (strutturale, che crea uno strumento associativo di lungo periodo) o contrattuale, che include le concessioni, il Project Financing e altri tipi di contratto.
Il contesto Normativo e Istituzionale: il Nuovo Codice Appalti e i suoi principi
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici ha rafforzato e chiarito il ruolo del PPP, basandosi su tre principi fondamentali che dovrebbero guidare ogni azione della PA:
1. Principio di Risultato: L’obiettivo principale è il raggiungimento dello scopo per la pubblica amministrazione e la tutela dell’interesse pubblico. Il PPP, il Project Financing o l’accordo quadro sono strumenti per realizzare lo scopo, non il fine ultimo.
2. Principio della Fiducia: Si promuovono meccanismi di relazione “fisiologica e controllata” tra pubblico e privato, superando la visione degli appalti come fonte di diffidenza e incentivando una sana collaborazione.
3. Principio dell’Accesso al Mercato: Si garantisce che chiunque possa presentare proposte, promuovendo trasparenza e concorrenzialità sin dalle fasi preliminari.
I vantaggi concreti del PPP per le Amministrazioni e il Territorio
L’adozione del PPP offre molteplici benefici, che vanno oltre l’aspetto puramente finanziario:
- Attrazione di Risorse Private e Ottimizzazione Pubblica: Il PPP consente di mobilitare investimenti potenziali e di sbloccare la possibilità di generare valore pubblico con un ricorso minore al debito pubblico, ampliando il bacino di risorse utilizzabili per lo sviluppo.
- Condivisione e Mitigazione dei Rischi: Permette di organizzare l’intesa tra le parti misurando e facendo ricadere i rischi in modo appropriato, facendo leva sulla capacità imprenditoriale del privato di assumere rischi in virtù dei benefici economici futuri. Questo abilita la capacità di intraprendenza anche per il soggetto pubblico, che per definizione è impossibilitato ad assumere rischi operativi.
- Stimolo all’Innovazione e Miglioramento delle Competenze: La collaborazione promuove la circolazione di nuovo know-how, innovazione e nuove visioni. I PPP sono pensati per integrare le dimensioni della conoscenza: istruzione, ricerca e innovazione. Enti e istituzioni pubbliche necessitano di comprendere i bisogni e le tendenze del territorio, mentre la parte privata può anticipare le prossime tendenze per i propri investimenti.
- Riduzione dei Tempi di Realizzazione: L’interesse del concessionario a far partire l’attività, in virtù dei ricavi futuri, spinge il meccanismo verso una maggiore efficienza e tempi potenzialmente più snelli.
- Flessibilità Contrattuale e Orientamento al Risultato: Il codice non impone un elenco tassativo di forme contrattuali, consentendo di raggiungere vari tipi di compromessi su misura per la specifica opera, privilegiando il risultato come elemento di scopo.
- Miglioramento nella Programmazione e Pianificazione: Il meccanismo del PPP, spesso con archi temporali molto lunghi (fino a 30 anni), obbliga le PA a effettuare studi di fattibilità articolati e a integrare queste attività in una programmazione ordinaria e strategica dell’ente.
- Benefici Sociali ed Economici sul Territorio: La realizzazione di opere e servizi che altrimenti non sarebbero possibili porta vantaggi diretti alla cittadinanza e può stimolare lo sviluppo dell’imprenditoria locale.
- Vantaggi Non Materiali: La partecipazione a un PPP può aumentare la reputazione di un’azienda, migliorare le innovazioni, e accrescere il proprio network, soprattutto a livello europeo.
Le novità del Nuovo Codice: Proponente, Concorrenzialità e Rimborso Spese
Il nuovo codice introduce e valorizza la figura del proponente, colui che lancia un’idea preliminare innovativa, anche se non possiede ancora le capacità per svilupparla. Questa proposta viene pubblicata in amministrazione trasparente per sondare l’interesse del mercato. La concorrenzialità tra gli operatori si manifesta già in questa fase preliminare, semplificando il processo. Inoltre, è prevista la prelazione estesa non solo al promotore ma anche al proponente, e il rimborso delle spese a favore del soggetto che, pur non aggiudicandosi l’iniziativa, ha lavorato e messo a disposizione la sua progettualità per il pubblico. Questo incentiva progettualità più impegnative e di maggiore qualità.
Come la Pubblica Amministrazione può prepararsi al meglio
Per sfruttare appieno il potenziale del PPP, le amministrazioni devono prepararsi adeguatamente:
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- Sviluppo di Competenze Specifiche: Il PPP richiede abilità manageriali diverse da quelle richieste nella gestione di una normale procedura d’appalto. Si pone la necessità di integrare prospettive di gestione legate ai risultati e al cash flow, che spesso richiedono competenze non sempre disponibili o consolidate nelle PA.
- Analisi Preliminare e Gestione dei Rischi: È fondamentale definire gli obiettivi e condurre un’analisi di fattibilità approfondita, che includa la valutazione del “Value for Money” e una pianificazione accurata dei rischi, componente relativamente nuova per molte PA.
- Flessibilità e Adattamento: La natura innovativa e progettuale del PPP impone una certa flessibilità, superando la rigidità procedurale per abbracciare l’estemporaneità necessaria alla realizzazione di opere e servizi che attualmente non esistono.
Come la PA può attivare gli stakeholder privati
Per attivare efficacemente i partenariati pubblico-privati, è fondamentale che la Pubblica Amministrazione coinvolga in modo strutturato gli stakeholder del territorio. Questo significa avviare processi partecipativi inclusivi, tracciabili e orientati al risultato, capaci di valorizzare le competenze degli attori pubblici, privati e del Terzo Settore. Il percorso parte dalla mappatura e classificazione degli stakeholder, prosegue con la definizione chiara di obiettivi, ruoli e strumenti di coinvolgimento, e si concretizza nell’organizzazione di workshop, tavoli tematici e consultazioni pubbliche. Grazie all’utilizzo di strumenti digitali è possibile raccogliere e analizzare i contributi in modo trasparente, documentato e condiviso, fino alla redazione di proposte progettuali concertate o veri e propri documenti di co-progettazione. Questo approccio rafforza la legittimità e la qualità delle iniziative in PPP, allineandole alle esigenze reali del territorio.
PPP esempi italiani
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- Ospedale dell’Angelo di Mestre (Veneto) Costruzione e gestione dell’ospedale attraverso un contratto di project financing.
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- Parti coinvolte: ULSS 12 Veneziana (ente pubblico) e un consorzio privato guidato da Astaldi.
- Caratteristiche: Il privato ha finanziato e costruito l’ospedale, gestendo servizi non sanitari (pulizie, mensa, manutenzione), mentre il pubblico gestisce l’attività clinica
- Autostrada BreBeMi (Lombardia) Collegamento autostradale tra Brescia, Bergamo e Milano.
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- Parti coinvolte: Consorzio privato (Intesa Sanpaolo e altri) e enti pubblici locali.
- Caratteristiche: Finanziamento privato con concessione per la gestione e riscossione dei pedaggi.
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Anche i piccoli comuni, come Arsiè in provincia di Belluno, stanno approcciando il mondo del PPP per realizzare progetti di ampio respiro e accedere a maggiori risorse, superando le difficoltà legate alla limitata dotazione di personale e competenze interne. Questo approccio, seppur sfidante, dimostra come la collaborazione pubblico-privato, quando le regole sono chiare, possa essere una relazione “Win-Win”.
Accordi Quadro: uno strumento complementare di semplificazione
Parallelamente al PPP, il nuovo Codice dei Contratti Pubblici promuove un maggiore utilizzo degli accordi quadro. Gli accordi quadro rappresentano uno strumento di semplificazione e valorizzazione complementare al PPP:
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- Programmazione a medio-lungo termine: Invece di acquisti spot annuali, gli accordi quadro permettono una programmazione pluriennale (es. 3, 6 o 9 anni) per servizi, forniture e lavori (asfalto, videosorveglianza, cancelleria).
- Continuità e offerte migliori: Forniscono continuità sia alla PA (evitando procedure annuali) sia ai privati, che possono formulare offerte migliori grazie alle economie di scala generate da contratti di più lungo periodo. Questo si traduce in prezzi più contenuti e maggior efficienza.
- Semplificazione procedimentale: Riducendo la necessità di gare annuali, si snelliscono le procedure amministrative, consentendo alla PA di concentrarsi su progetti di più ampio respiro anziché sull’ordinaria amministrazione.
- Superamento del “principio di rotazione”: Una gara chiara fin dall’inizio con previsione di rinnovi può mitigare le problematiche legate al principio di rotazione degli affidamenti, garantendo stabilità e fiducia.
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L’accordo quadro, pur essendo meno complesso del Project Financing, richiede comunque un cambio di approccio nella programmazione degli acquisti e nella gestione interna, ma offre grandi opportunità di efficienza.
Conclusioni
Il Partenariato Pubblico Privato è molto più di una mera procedura amministrativa; è una filosofia di collaborazione che può trasformare radicalmente la capacità della Pubblica Amministrazione di generare valore pubblico e promuovere lo sviluppo. Richiede un cambio di approccio, competenze specifiche e la volontà di non aver paura del nuovo. Tuttavia, i benefici in termini di innovazione, efficienza, ottimizzazione delle risorse e coinvolgimento del territorio sono innegabili.
Per navigare al meglio in questo “complesso mondo” e strutturare un partenariato di successo, è fondamentale avvalersi di esperti del settore e di un supporto qualificato.