EFFICIENTAMENTO AZIENDALE

Crisi materie prime: 10 buone pratiche per contenere i costi

Il costo delle materie prime sta raggiungendo giorno dopo giorno nuovi record, con picchi di oltre 700% sulle componenti energetiche. A questo si somma l’inflazione galoppante, che ha toccato in novembre +10,8% annuo, il tasso più alto dal 1986. Tutti i settori, nessuno escluso, stanno subendo i contraccolpi negativi di un mercato internazionale in continua tensione da ormai due anni.

Tuttavia, i dati sulla crescita del PIL premiano l’Italia, che nella prima metà del 2022 segna un importante +4,6% sul semestre precedente ed è stimata a chiudere l’anno con +3,4%. Anche la produttività di medie e grandi imprese è aumentata, ma lo stesso non si può dire per le piccole e micro imprese che stentano a mantenere il passo con i grandi Paesi industrializzati. Per quanto riguarda l’innovazione e gli investimenti in Industry 4.0, nel triennio 2018-2022 la spesa è cresciuta del 13,7%, ma solo un’azienda su due ha svolto attività innovative nell’ultimo anno.

La domanda sorge quindi spontanea: come fronteggiare questo periodo così turbolento?

In questo handbook ci siamo focalizzati sulla filiera delle materie prime e tutto quello che vi ruota attorno: magazzino, fornitori, produzione, acquisti. Abbiamo selezionato 10 buone pratiche per gestire con maggior efficacia le materie prime e contenere i costi, azioni semplici ma ad alto impatto da poter attuare subito.

 

I PUNTI CHIAVE DELLA GUIDA

01. Efficientamento dei processi

5 aree e 10 buone pratiche da attuare subito

Materie prime, fornitori, magazzino, filiera interna e costi nascosti: riuscire ad efficientare i processi di tutte queste aree significa assicurare una maggiore marginalità sulla vendita del prodotto finale. Sembra un’impresa complessa? Parti dalle 10 buone pratiche individuate dai nostri specialisti sul campo.

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02. Gestione magazzino e parco fornitori

Massima efficienza, zero compromessi

La gestione del magazzino è un asset sempre più strategico per il Management aziendale, in quanto costituisce il cuore pulsante della catena di approvvigionamento e il primo punto di distribuzione delle commesse. Riorganizzarlo in ottica di efficienza e introdurre elementi digitali su misura permette di abbattere i costi di movimentazione, evitare inventari non aggiornati, ricollocare le risorse su attività a maggior valore. Allo stesso modo, riconoscere ai fornitori la valenza di partner fidati garantisce continuità di approvvigionamento e un livello sempre ottimale degli stock.

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03. Eliminare i costi nascosti

Dalla non qualità agli acquisti “alla bisogna”

Hai mai sentito parlare di Tail Spend? È la “coda lunga” dei costi aziendali, che incide per il 20-30% sul budget acquisti ma coinvolge fino all’80% dei fornitori, molti dei quali estemporanei e non inseriti nelle procedure standard. E quanto pesa la non qualità, ovvero i pezzi non conformi, le rilavorazioni dovute a progettazioni scadenti, gli operatori che si muovono alla cieca tra gli scaffali? Identificare ed eliminare i costi nascosti ha un impatto inimmaginabile su fatturato e marginalità.

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10 buone pratiche magazzino e fornitori