Monitorare e migliorare l’efficienza del team con Microsoft Productivity Score

Metriche e punteggi ad alta fruibilità a disposizione delle imprese per analizzare in modo concreto le tecnologie aziendali e la user experience dei propri utenti

L’approccio alla Digital Transformation troppo spesso si basa sulla mera adozione di una tecnologia. Oggi la strategia sta cambiando radicalmente: per stare al passo con i cambiamenti e guidare un’azienda in grado di affrontare le sfide future, bisogna convogliare l’attenzione verso l’elemento fondamentale del cambiamento: la persona.

L’azienda ha il dovere di assicurare ai propri dipendenti gli strumenti necessari per svolgere al meglio il proprio lavoro. Ma non solo: deve riuscire a capire se le persone stanno ottenendo il massimo dalla tecnologia, aiutandole a costruirsi delle abitudini che sfruttino il vero potenziale di quegli strumenti. Come riuscirci? Grazie a Microsoft Productivity Score, che attraverso varie metriche mostra come un’azienda utilizza Microsoft 365 e le esperienze tecnologiche che lo supportano.

 

Come funziona Microsoft Productivity Score

 

Microsoft Productivity Score analizza una serie di metriche basate su un punteggio di 800, calcolato sommando i punti dell’esperienza tecnologica e di quella utente. Questo permette di avere completa visione sul processo di trasformazione digitale in atto all’interno dell’azienda. Lo strumento fornisce inoltre le informazioni necessarie per identificare le opportunità di miglioramento e soddisfazione. Inoltre, grazie agli approfondimenti dedicati, fornisce le azioni raccomandate per cominciare a utilizzare efficacemente i prodotti Microsoft 365.

È possibile migliorare l’esperienza riconoscendo e affrontando in modo proattivo eventuali problemi, così da poter ricavare più valore dall’investimento. Per esempio, Microsoft Productivity Score può identificare le aree in cui offrire ai dipendenti formazione per imparare a utilizzare gli strumenti al massimo delle loro capacità.

 

Due esperienze da monitorare​

 

Nei report specifici dell’esperienza utente viene sottolineato come l’azienda possa implementare l’utilizzo degli strumenti 365 per riuscire a migliorare il metodo di lavoro. Sono presenti cinque categorie di misurazione:

  • Comunicazione: come le persone condividono le informazioni tramite chat, e-mail e altri strumenti per un’esperienza unificata dei dipendenti;
  • Collaborazione sui contenuti: come i dipendenti creano contenuti e collaborano nel cloud e come possono risparmiare tempo ogni settimana;
  • Mobilità: quanto è facile per i membri di un team accedere e utilizzare i file dall’ecosistema Microsoft 365, continuando a fare progressi sui progetti, ovunque si trovino;
  • Riunioni: come l’azienda può sfruttare le migliori pratiche per le riunioni migliorandone la qualità e l’efficienza;
  • Team working: come le persone utilizzano ambienti condivisi come Microsoft Teams e SharePoint per il successo collettivo.

D’altro canto, il punteggio di produttività relativo all’esperienza tecnologica valuta le prestazioni di avvio del dispositivo, l’integrità delle app 365 e la connettività di rete, al fine di garantire l’utilizzo di una tecnologia affidabile con prestazioni elevate, nonché l’uso efficiente di Microsoft 365.

 

Impegno per la privacy

 

Microsoft Productivity Score fornisce informazioni importanti sull’azienda, ma è fondamentale mantenere la fiducia dei dipendenti mentre si utilizzano tali informazioni in modo responsabile. È pertanto necessario scegliere chi e a quale livello può accedere ai dati.

Da sottolineare che il Productivity Score non è uno strumento di monitoraggio del lavoro: esso riguarda la scoperta di nuovi modi di lavorare, fornendo ai dipendenti una collaborazione e un’esperienza tecnologica integrate.

 

Il punteggio di produttività è una buona idea?

 

Microsoft Productivity Score, come già sottolineato, non ha lo scopo di sorvegliare il lavoro di un dipendente. Si tratta piuttosoto di un valido strumento in grado di fornire una visuale di come le persone e la tecnologia aiutano l’azienda a evolversi facendo luce, di conseguenza, su quali aree concentrarsi. È possibile controllare la frequenza con cui vengono utilizzati determinati tool prendendo decisioni migliori sugli investimenti aziendali o esaminando quali dipendenti vanno coinvolti e motivati in modo più efficace. Allo stesso tempo, le esperienze tecnologiche possono far emergere quelle criticità che potrebbero avere un impatto negativo sulla produttività dei lavoratori.

 

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